Oggetto grafico No. 2, Chicago 1952 ↑

→ A Chicago Michele Provinciali sperimentando una nuova metodologia progettuale intuisce la possibilità di utilizzare gli oggetti e la forma come possibili elementi linguistici di un proprio alfabeto personale. Da un certo momento in poi l’oggetto si carica di significati simbolici su cui proietta il proprio pensiero, un bisogno emotivo di forma e di oggettualità che si traducono in un percorso di ricerca e di profonda sintonia con le avanguardie artistiche del suo tempo.← Antonio Motolese-Lazzàro

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