This article is about the art mouvement Pop art warhol

Pop art is an art movement that emerged in the mid-1950s in Britain and in the late 1950s in the United States. Pop art presented a challenge to traditions of fine art by including imagery from popular culture such as advertising, news, etc. In pop art, material is sometimes visually removed from its known context, isolated, and/or combined with unrelated material. The concept of pop art refers not as much to the art itself as to the attitudes that led to it. Pop art employs aspects of mass culture, such as advertising, comic books and mundane cultural objects. It is widely interpreted as a reaction to the then-dominant ideas of abstract expressionism, as well as an expansion upon them. And due to its utilization of found objects and images it is similar to Dada. Pop art is aimed to employ images of popular as opposed to elitist culture in art, emphasizing the banal or kitschy elements of any given culture, most often through the use of irony. It is also associated with the artists’ use of mechanical means of reproduction or rendering techniques. Pop art and minimalism are considered to be art movements that precede postmodern art, or are some of the earliest examples of Post-modern Art themselves. Pop art often takes as its imagery that which is currently in use in advertising. Product labeling and logos figure prominently in the imagery chosen by pop artists, like in the Campbell’s Soup Cans labels, by Andy Warhol. Even the labeling on the shipping box containing retail items has been used as subject matter in pop art, for example in Warhol’s Campbell’s Tomato Juice Box 1964, (pictured below), or his Brillo Soap Box sculptures.

 

La Pop Art è una delle più importanti correnti artistiche del dopoguerra. Discende direttamente dal graffiante cinismo della Nuova oggettività e dalla semplicità equilibrata del Neoplasticismo, del Dadaismo e del Suprematismo. Nasce in Gran Bretagna alla fine degli anni cinquanta, ma si sviluppa soprattutto negli USA a partire dagli anni sessanta, estendendo la sua influenza in tutto il mondo occidentale.

Questa nuova forma d’arte popolare è in netta contrapposizione con l’eccessivo intellettualismo dell’Espressionismo Astratto e rivolge la propria attenzion e agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della società dei consumi. L’appellativo “popolare” deve essere inteso però in modo corretto. Non come arte del popolo o per il popolo ma, più puntualmente, come arte di massa, cioè prodotta in serie. E poiché la massa non ha volto, l’arte che la esprime deve essere il più possibile anonimacactus-verde: solo così potrà essere compresa e accettata dal maggior numero possibile di persone. In un mondo dominato dal consumo, la Pop art respinge l’espressione dell’interiorità e dell’istintività e guarda, invece, al mondo esterno, al complesso di stimoli visivi che circondano l’uomo contemporaneo: il cosiddetto “folclore urbano”. È infatti un’arte aperta alle forme più popolari di comunicazione: i fumetti, la pubblicità, i quadri riprodotti in serie. Il fatto di voler mettere sulla tela o in scultura oggetti quotidiani elevandoli a manifestazione artistica si può idealmente collegare al movimento svizzero Dada, ma completamente spogliato da quella carica anarchica, provocatoria e critica. La rappresentazione degli hamburger, delle auto, dei fumetti si trasforma presto in merce, in oggetto che si pone sul mercato (dell’arte) completamente calato nella logica mercantile. Ciò nonostante gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento hanno avuto un ruolo rivoluzionario introducendo nella loro produzione l’uso di strumenti e mezzi non tradizionali della pittura, come il collage, la fotografia, il cinema, il video e la Musica da quale gli stessi Beatles per alcune canzoni hanno trovato ispirazione. La sfrontata mercificazione dell’uomo moderno, l’ossessivo martellamento pubblicitario, il consumismo eletto a sistema di vita, il fumetto quale unico, residuo veicolo di comunicazione scritta, sono i fenomeni dai quali gli artisti pop attingono le loro motivazioni. In altre parole, la Pop Art attinge i propri soggetti dall’universo del quotidiano – in specie della società americana – e fonda la propria comprensibilità sul fatto che quei soggetti sono per tutti assolutamente noti e riconoscibili.

Text sources: Wikipedia

+ Robert Rauchemberg: recycled-junk-sculptures

Share Button